GIURIA PRINCÌPÎ AWARD

CARLOS CASAS

Carlos Casas (nato nel 1974 a Barcellona, Spagna) è un regista e artista la cui pratica comprende il cinema, il suono e le arti visive. I suoi film sono stati proiettati e premiati in festival di tutto il mondo, come la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il Festival Internazionale del Cinema di Rotterdam, il Festival Internazionale del Cinema di Buenos Aires, il Festival Internazionale del Cinema del Messico, il FID di Marsiglia, ecc. Il suo lavoro è stato esposto e rappresentato in istituzioni artistiche e gallerie internazionali, come la Tate Modern di Londra, la Fondation Cartier, il Palais de Tokyo, il Centre Pompidou di Parigi, l’Hangar Bicocca di Milano, il CCCB di Barcellona, la GAM di Torino, il Bozar di Bruxelles, tra gli altri.

LAV DIAZ

Lavrente Indico Diaz, nome d’arte Lav Diaz, è un regista filippino nato nel 1958. È noto per la lunga durata dei suoi film, governati non dal tempo ma dallo spazio e dalla natura. I temi che affronta solitamente sono le battaglie politiche e sociali del suo paese d’origine. Dal 1998 ha diretto 18 film e vinto numerosi premi internazionali, fra cui il Pardo d’oro a Locarno con Mula sa kung ano ang noon (From What Is Before, 2014), il Premio Alfred Bauer alla Berlinale con Hele sa hiwagang hapis (A Lullaby to the Sorrowful Mystery, 2016) e il Leone d’oro a Venezia con Ang babaeng humayo (The Woman Who Left, 2016).

NELE WOHLATZ

Nele Wohlatz è sceneggiatrice, regista e artista visiva. Nata in Germania, si è trasferita in Argentina nel 2009 dove ha diretto i cortometraggi La mochila perfecta (2014) e Tres oraciones sobre la Argentina (2016) e ha co-diretto il lungometraggio Ricardo Bär (2013). Al confine tra documentario e fiction, il suo lavoro traccia connessioni tra linguaggio e linguaggio cinematografico. Il suo lungometraggio El futuro perfecto (2016) ha vinto il Pardo d’oro per la migliore opera prima al Festival di Locarno. Il suo lungometraggio Dormir de olhos abertos (2024) è stato presentato in anteprima alla 74. Berlinale e ha ricevuto un premio FIPRESCI per il miglior film nella sezione Encounters.