Una nuova generazione di giovanissimз cineastз, figliз di quello che nei primi anni 2000 è stato il Nuevo Cine Argentino, si fa sentire. Professione: cineastз, facendo eco al celebre film di Antonioni, presenta una selezione dei loro migliori lavori e riflette sui possibili futuri – o presenti – della fiction contemporanea dal profondo sud.
I cortometraggi di questo focus trovano nella libertà di genere una porta per svelare una Buenos Aires diversa, piena di finzione, genere, passi di danza e umorismo. Non è affatto casuale che questo desiderio di sperimentare la narrativa venga dalla città più europea dell’America Latina, dalle terre di Borges, Cortázar, Bioy Casares e Puig. Lì persiste ancora la voglia di raccontare storie, di diventare supereroi, di parlare di navi e di oceani, per giocare allǝ poliziottǝ e allǝ ladrǝ (o alla spia e allǝ spiatǝ), per continuare a vedere il cinema non solo come un’arte che propone il pensiero, ma anche come ciò che Mèlies aveva scoperto, molto tempo fa e lontano, quell’arte dell’incanto, della magia e del fascino.