L’operare, senza intermediari, sul contesto urbano e ambientale agendo dall’interno, deve essere un’azione presa come necessità. Deve inserirsi e realizzarsi in quel “act local, think global” utile al miglioramento, di cui il festival stesso si fa promotore. AtelierFraSe propone un’operazione diretta sugli spazi e i volumi di Lago, generati da cicli storici di abbandoni e riusi, sui luoghi e i non luoghi del festival, conferendo a questi una nuova identità d’uso, in linea con le inconsuete occupazioni temporanee che le stanze a cielo aperto ospitano. Dalla scala domestica a quella urbana, ogni elemento costruito mantiene una specifica identità scenografica ed una distinta funzionalità. Tramite le istanze scenografiche e funzionali, il progetto mira a soddisfare nuovi bisogni generati dai nuovi usi e contenuti che il festival offre.