Mattia Gardenal inizia a costruire dei giocattoli di legno che funzionano a manovella per i suoi figli; poi, con l’ausilio di componenti elettrici piuttosto rudimentali e molto economici, scopre la possibilità di “catturare” il rumore che i meccanismi producono una volta messi in moto, trasformandoli in suono, note, ritmo: musica!
Da qui il nome del progetto: Beat Engine, motore che produce una sequenza di suoni.
Si tratta infatti di un sequencer fatto di legno, un materiale versatile con il quale da tempi antichi l’uomo vive in simbiosi. Il legno e la fantasia sono stati sufficienti a fare in modo che, da semplici giocattoli, le sue opere siano diventate uno strumento musicale con il quali divertirsi, imparare le sequenze dei ritmi e la loro logica matematica.