Brasile: e la mente, a colpo sicuro, viaggia verso Copacabana e la statua del Redentore, fra danzatrici di samba e divise verdeoro, con le note struggenti della bossa nova in sottofondo.
A Brazilian Blues questa versione non interessa. I sei corti al suo interno, infatti, ci raccontano un paese completamente diverso, languido e taciturno, percorso da desideri e solitudini. È un Brasile in cui i colori della notte, vividi e artificiali, svaniscono nella tanta, troppa luce del mattino; dove anche il carnevale si svuota della sua gioia e rivela il suo lato più oscuro e dionisiaco, nascosto dietro piume e lustrini. Un Brasile in perenne stato di ricerca – della felicità, dell’amore, della ricchezza, o anche solo di qualcuno con cui passare la notte – e dove il brio del tropicalismo sembra aver ceduto del tutto il passo alla saudade. La ragazza di Ipanema è su Tinder, e ha appena swipato a sinistra.
Rodrigo Scheid
2017 / 7’40” / Fiction
Un altro giorno normale. Un’altra sera normale. Un altro sabato normale. Arnaldo vuole porre fine al rumore e alla sua insopportabile solitudine.
Julia Anquier
2017 / 11’ / Fiction
Durante il Carnevale, in una Rio de Janeiro sfrenata, tre ragazze si godono una party allucinogeno. Incrociano un uomo: l’incontro avrà conseguenze terribili.
Carlos Segundo
2017 / 19’ / Fiction
La pelle non è il limite.
Guillermina Buzio
2017 / 03’ / Experimental
Dalva ha cresciuto otto figli da sola ad Arembepe, un posto dove il mare e la musica segnano il ritmo.
Marco Antonio Pereira
2018 / 15’ / Fiction
Un film che parla di passioni e, fra le righe, dell’incompatibilità fra le persone. Al tempo stesso, è una metafora per il Brasile e il suo popolo.
Caio Casagrande
2017 / 18’ / Fiction
Bruno vaga per la città, cercando quell’affetto che gli è sconosciuto.