Girls to the Front – che all’epoca ancora non si chiamava Girls to the Front – è un’idea a cui pensavamo da molto tempo, una lista di titoli e appunti in fondo a un cassetto, assieme a tutte le altre cose da fare. A gennaio 2017, il giorno dopo l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, centinaia di migliaia di donne sono scese in strada per la Women’s March, e noi abbiamo guardato la lista con occhi colpevoli mentre uscivamo di casa con un cartellone sottobraccio. A ottobre 2017, un’inchiesta del New Yorker
ha denunciato gli innumerevoli abusi sessuali perpetrati da Harvey Weinstein, scoperchiando un immenso vaso di Pandora e dando vita al movimento #MeToo. È stato allora che abbiamo capito non si poteva più aspettare; anche perché, se ce le avessimo lasciate dentro ancora un po’, le girls del titolo ce l’avrebbero sfondato a calci, quel cassetto.
Le ragazze del titolo, appunto, così diverse, ma tutte così volitive. Me Too, per loro, ha tutta un’altra accezione: è un anch’io che non accusa ma asserisce.
Posso farlo anch’io, posso esserlo anch’io: si tratti di diventare astronaute o stiliste di moda, vivere da sole o rivendicare i propri diritti, in barba a chiunque dica “No, tu no: sei una femmina”. Sono le bambine che siamo state, le amiche che avremmo voluto e che ci siamo scelte. Sono – siamo – le pronipoti delle streghe che non sono riusciti a bruciare (ecco cosa diceva, il nostro cartellone). Sono ambiziose. Sono pronte. Sono qui. Siete stati avvisati.
Can’t and Won’t (letteralmente: Non può e non lo farà) è una raccolta di storie di Lydia Davis. È uno di quei libri che si comprano anche solo per il titolo, per quell’immagine di donna che vive a modo suo, in bilico fra ostinazione e risolutezza: le stesse che muovono le protagoniste di Girls to the Front.
Perché è necessario raccontare storie come le loro? Perché è importante selezionare film di registe donne? Parleremo di questo – e di molto altro – con Denise ‘dueditanelcuore’ D’Angelilli, principessa indie, influencer e una delle promotrici del progetto #QuellaVoltaChe. Perché possiamo, vogliamo e lo faremo. Che fate, non venite?
BATTALION TO MY BEAT
Eimi Imanishi
USA, Algeria, Sahara Occidentale / 2016 / 14’ / Fiction
Mariam sogna una vita oltre i confini di un campo profughi in Algeria, e scappa nel deserto per arruolarsi nell’esercito di liberazione Saharawi.
THE NATIONAL GARDEN
Syni Pappa
Grecia / 2016 / 15’ / Fiction
Tina, enfant prodige della moda, partecipa al concorso per il miglior costume di Halloween vestita da pinguino, per vedersi soffiare via il primo premio dalla Principessa Jasmine.
ONE SMALL STEP
Aqsa Altaf
USA / 2017 / 13’18” / Fiction
Nonostante la difficoltà della sua condizione, una ragazzina californiana di undici anni sogna di diventare un’astronauta.
TO THE FRONT: SCENES FROM A WOMEN’S ROCK CAMP
Fran Broadhurst
Gran Bretagna / 2017 / 13’ / Doc
Un gruppo di sconosciute senza alcuna esperienza musicale ha tre giorni per imparare a suonare, formare una band ed esibirsi dal vivo.
COUNTERFEIT KUNKOO
Reema Semgupta
India / 2017 / 15’ / Fiction
In una città di milioni di abitanti, Smita vuole solo una stanza in cui vivere. Ma si troverà a combattere tutt’altro tipo di battaglia quando scoprirà che a Bombay, per affittare una casa, occorre soddisfare uno strano requisito.
WAR PAINT
Katrelle Kindred
USA / 2018 / 16’ / Fiction
Kiyanna, un’adolescente sveglia ma riservata, scopre quanto sia difficile essere sia donna che nera durante i festeggiamenti per il 4 luglio.
SHADOW BOXER
Andreas Bøggild Monies
Danimarca / 2017 / 22’ / Fiction
Dopo un grave infortunio sul ring, per una pugile professionista comincia una lunga e difficile riabilitazione. Per sua figlia Luna diventa una missione: credere in sua madre quando sua madre sembra non riuscirci più.