Estate: terra di nessuno, fase di passaggio e parentesi in cui gettare le basi per l’anno a venire, anno che per noi – studenti tutta la vita – inizia irrimediabilmente a settembre. Anche Rachel Lang, regista francese giurata a Lago quest’anno, sembra pensarla in modo simile. O perlomeno è così per Ana (Salomé Richard), la giovane donna in cerca di se stessa protagonista dei suoi corti Pour Toi Je Ferai Bataille (2010, Pardino d’Argento a Locarno) e Les Navets Blancs Empêchent De Dormir
(2011) e del suo primo lungometraggio, Baden Baden (2016, Berlinale Forum). È estate, dicevamo, e quella di Ana non pare promettere granché: comincia con una lavata di capo sul set dove lavora e prosegue con un ritorno improvvisato nella sua città natale, dove la aspettano il suo migliore amico Simon – che non è più innamorato di lei e ci tiene a farglielo presente – e Boris, ex-fidanzato ingombrante che farebbe meglio a dimenticare. In mezzo, una Porsche rubata, una nonna irriverente
e molte incognite sul futuro; a seguire, un corteggiatore improbabile pescato al reparto fai-da-te e un bagno da rimettere a nuovo. E così Ana impugna la mazza e sfonda un muro di piastrelle, un gesto liberatorio che sa tanto di rottura col passato. Ma cosa porterà il futuro? Arriveremo mai a Baden Baden? Per scoprirlo – forse, o forse no – bisognerà aspettare settembre. Rachel Lang, intanto, prepara il suo secondo lungometraggio, Mon Légionnaire. Le estati, lei, se le gioca bene.
Rachel Lang / 2016 / 96’ / Francia/Belgio
Sceneggiatura: Rachel Lang
Montaggio: Sophie Vercruysse
Fotografia: Fiona Braillon, Romain Carcanade
Cast: Salomé Richard, Swann Arlaud, Claude Gensac, Zabou Breitman
Produzione: ChevalDeuxTrois, Tarantula, RTBF