Foto di Giulia Agostini
«La danza scompare nel momento stesso della sua manifestazione.» (Crystal Pite) La danza a Lago è site-specific. Sfidando le leggi usuali di quest’arte, abbiamo immaginato Lago pullulare di corpi danzanti: a volte riflessi sui muri delle case o catturati dal riflesso dell’acqua; a volte presenti, con forza, nelle strade e nelle piazze, in un’atmosfera inattesa, inebriante e magica, in dialogo costante con il pubblico. Oggi, questi corpi danzanti rispondono alla domanda sempre più pressante di sperimentazione continua, dell’uso di nuove tecnologie, di contaminazione tra settori diversi delle arti. Cinema, danza, musica si fondono e si lasciano sedurre l’uno dall’altra in una sola grande opera, per trovare nuovi
percorsi e nuove risposte in un periodo storico di incertezza, bulimia comunicativa e solitudine tecnologica, ma nello stesso tempo di immense possibilità. Ad affiancare le performance c’è il programma speciale Moving Bodies, un focus dedicato al dance screening, settore in pieno sviluppo che vede artisti di diverso background collaborare alla creazione di immagini in movimento; nel tentativo di rendere indelebile un’arte che, fosse per lei, scomparirebbe nel momento stesso della sua manifestazione, si vanificherebbe nell’istante del suo compimento.
Francesca Poglie, curatrice